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Presentazione del LIP e di Indymedia

Giovedì 15 ottobre 2009, all’interno della trasmissione Baubab multimedia della Rete 3 della Radiotelevisione della Svizzera italiana, presentazione del Laboratorio di Informatica Popolare e di Indymedia.

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Aspolta la puntata sul podcast della rsi

LIP – Controllo dell’informazione e degli utenti

Seconda serata del LIP al CSOA il Molino, Vecna racconta del cambiamento del controllo dell’informazione e della comunicazione nell’ere digitale. 

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Il sito di Vecna

Il dibattito pubblico sostiene assurde incongruenze quando si parla di controllo e diritti online. Perché questa confusione? Internet rappresenza la prima rete globale ed è basata su protocolli aperti, due aspetti fondamentali di questa rete che sconvolgono qualunque assunzione in tema di sicurezza che sia stata fatta su altre reti di comunicazioni (televisiva, telefonica, postale). Si analizzerano queste differenze con un linguaggio poco tecnico, e saran raccontate le incarnazioni sofware, di servizio e di cronaca a sostegno di queste tesi.

Assistiamo gradualmente alla promulgazione di leggi, diffusione di software e consolidamente dell’idea che essere controllati da un’entità fidata (di solito, lo stato) possa renderci piu’ sicuri.Ma la sicurezza, cos’è? Una percezione.Da dove deriva questa percezione? Dai media.I media quindi influenzano la percezione e la richiesta di sicurezza? Internet ha sconvolto l’altrimenti consolidato sistema di mass-media, rendendo ogni persona potenzialmente un emittente autorevole e dallagrande audience. Che reazioni ha scatenato questo evento? Il diritto alla libertà di parola è stato tenuta come riferimento o altre cose sono state anteposte ad esso? quali risposte tecnologiche hanno dimostratoche l’informazione non può essere fermata? Il peer to peer si può considerare la massima espressione di libertà di parola?

E come questa percezione di sicurezza viene soddisfatta? con il controllo.

Ma il controllo è davvero la risposta necessaria? Quali possono essere gli effetti positivi e quali negativi?

Può funzionare in tutti i casi? Le reti telefoniche, televisive, postali, per decenni sono stata controllate erano caratterizzate dall’essere geograficamente circoscritte, funzionare tramite protocolli proprietari (cioè, l’utilizzatore non poteva modificare il proprio strumento di comunicazione). Queste peculiarità presenti nelle reti a comunicazione "vecchio stile" sono necessarie perché il controllo di unaterza parte possa prendere luogo. In Internet questo non è più vero, e l’effetto del controllo può solo avere effetto sugli utenti che non sanno, o non si interessano a proteggersi.

Oibò, la legge è uguale per tutti, ma gli strumenti che ha la legge hanno effetto solo su chi non ha le conoscenze o i soldi per impedirlo?

Il discorso pubblico è altrettanto confuso… Quando strumenti di protezione vengono associati alla criminalità prendono un’accezione negativa, quando vengono descritti come necessari alla comunità birmana,iraniana e tibetana per comunicare al di fuori del loro regime oppressore prendono la forma di tecnologie della salvezza. La tecnologia è neutrale? Cos’è realmente in grado di fare? Sposta semplicemente il livello di potere del controllo dagli stati ai singoli player privati o ci sono forme in cui il potere del controllo viene precluso a priori?

LIP – Privacy e pubblicazione online nell’era del web 2.0

Internet nell’era del web 2.0, soluzioni per evitare questioni spiacevoli

Prima serata del LIP 2.0, tenutasi al CSOA il Molino di Lugano mercoledì 30 settembre 2009 da Jilt

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Nella societa’ del controllo in cui viviamo gli strumenti che il web 2.0 ci mette a disposizione rischiano di essere un’arma a doppio taglio per la nostra privacy, gia’ brutalmente frustrata dalla presenza di telecamere di sicurezza pubbliche e private che ci riprendono in ogni luogo. Quali sono i diritti che noi abbiamo sulle nostre immagini registrate dalla telecamere di sicurezza ed arriveremo al valore che puo’ e deve avere il rispetto della privacy e la sua valorizzazione in ambiti quali quelli dei social network?

Quali sono le metodologie piu’ diffuse per coprire le facce nei video, con riferimento in particolare alle manifestazioni pubbliche e alla salvaguardia della liberta’ d’espressione.

Video mostrati: Videosorveglianza a Lugano

Bologna 

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